Conoscete questo omino? Se sì, capirete facilmente di cosa andrò parlando, in caso contrario invece, eccovi la recensione di uno dei giochi che ho letteralmente divorato e che più mi ha affascinato in un passato nemmeno troppo lontano. Ecco a Voi:
Ma, una volta proceduto all'acquisto, ciò che mi trovai tra le mani fu ben più di un semplice e classico platform in 2D.
La cameretta di Gomez, la prima cosa che vediamo, si noti il poster! |
Quindi, quale sarà il nostro obiettivo, ora che non c'è più un percorso predefinito a livelli come in un Super Mario? Gomez dovrà raccogliere tutti i cubi, con rispettivi frammenti e anticubi, sparsi per il mondo così da salvarlo da una catastrofe imminente. Quindi non è più "parti da A e raggiungi B" ma "parti da A ed esplora il mondo". E il mondo di Fez è una gioia per gli occhi da esplorare in ogni suo anfratto (e in ogni dimensione!). Il giocatore è libero di esplorarlo completamente, senza paura di perdere vite, cuori o di incappare nel fatidico Game Over: sebbene nel gioco Gomez sia fragile come una foglia e muoia per qualsiasi cosa, ritornerà immediatamente alla ultima piattaforma su cui ha posato piede, senza interrompere così la continuità e giovando alla giocabilità.
Situazioni come queste si ripeteranno più e più volte, preparate a spremere le meningi, e non solo i pulsanti! |
Forse Fez è uno degli unici giochi nell'ultima generazione che ci costringe, se si vuole apprezzare a pieno, a recuperare hardware esterno alla console e al controller: carta e penna.
Sì, carta e penna accompagneranno le fasi, a dir la verità nemmeno troppo avanzate del gioco. Il giocatore dovrà carpire da solo le trame comuni dietro gli enigmi per potersi aiutare mano a mano che la difficoltà aumenta. Il gioco si porta avanti senza una vera e propria narrazione, se non per qualche spunto sporadico, aumentando il coinvolgimento dato dal desiderio di scovare ogni cubo preferendolo a quello che avrebbe potuto dare una trama fitta e narrata, "spiattellata" in faccia al player.
Una delle soddisfazioni che i videogiochi possono regalare! |
Il comparto sonoro, se da una parte presenta degli effetti sonori ripetuti e in piccolo numero, presenta una colonna sonora che si amalgama perfettamente con la natura riflessiva del gioco, senza risultare eccessivamente piatta nè rumorosa.
L'infrastruttura tecnica, ahimè, nella versione giocata da me (360, quella su Steam l'ho iniziata a malapena), presenta a volte delle crepe o dei cedimenti: sono incappato un paio di volte in freeze della console, a volte il framerate è colato a picco senza un preciso motivo, altalenandosi tra fluidità e macchinosità.
Avrei persino continuato l'avventura nella modalità New Game +, se non fosse che i dati si siano corrotti, altro bug.
Meno male che sia riuscito a completare gli ostici obiettivi (12 per 200G) prima che ciò accadesse.
Dot, la simpatica entità che accompagnerà Gomez per tutta l'avventura. Qualcuno ha detto Navi?!? |
con alle spalle un lavoro mastodontico durato anni, il cui obiettivo è quello di portare un concept nuovo al platforming, sfidando il giocatore a rimanere fino alla fine. Fine che prima o poi arriva, e la soddisfazione che ne deriva è enorme. Un gioco fresco, difficile, che strizza l'occhio a grandi titoli del passato e non solo, con varie e interessanti citazioni, cosa molto gradita ad un occhio minimamente attento!
Un titolo straconsigliato, recuperabile ora, fortunatamente, per più piattaforme, ad un prezzo più che onesto, soprattutto per PC, per il quale vi lascio un link al quale potrete trovarlo a un prezzo vantaggioso.
Acquista Fez.
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